Glossario del Plexiglass

Ancoraggio
Il plexiglass si può ancorare ad una parete facendo dei fori passanti, e poi, tramite una vite e un tassello (o uno stop) si può avvitare la lastra di plexiglass di varie misure. Si può ancorare una lastra ad una inferriata a una ringhiera di un balcone, per evitare che passi il vento. Si possono ancorare due o più lastre tra di loro facendo degli incastri o con dei perni, oppure semplicemente con dei bulloni e dadi.

Abrasione
Il plexiglass si può rifinire con della carta vetrata di varia grana e con una lima. Il plexiglass una volta lavorato e terminato lo si pulisce con dei prodotti che sono gli stessi utilizzati per il vetro purché non contengano alcol. Nel pulire una lastra o un manufatto si dovrà utilizzare un panno di cotone pulito senza far troppa pressione sulle superfici in quanto si potrebbero lisciare lasciando delle micro righe.

Bordature
Una lastra di plexiglass che sia trasparente o colorata dopo essere tagliata a misura, si può bordare utilizzando lo stesso materiale con lo stesso spessore e creare così un perimetro tutto attorno ad una lastra creando ad esempio una vaschetta o un coperchio. 

Catalizzazione
La catalizzazione è usata in certi tipi di collante formati da varie sostanze e in questo caso si aggiunge al collante un catalizzatore apposito per far indurire la cola. Viene usato principalmente per unire dei blocchi di plexiglass (come delle gambe per un tavolo, o una colonna formata da varie parti,ecc.).

Dima
La dima è una sorta di primo pezzo di un oggetto che si dovrà produrre in serie. La dima dopo essere stata disegnata e realizzata, serve come guida al nuovo pezzo per far si che risulti identico.

Erosione
Il plexiglass si può erodere utilizzando vari strumenti, tipo: un bulino, un piccolo fresino o una mola, questa applicazione serve ad esempio per creare su di una lastra di plexiglass trasparente, degli effetti e contrasti tra superfici lucide e grezze. L’erosione di una lastra si può ottenere anche con dei solventi o acidi.

Fresare
L’utilizzo della fresa serve per fare un taglio a quarantacinque gradi o anche meno dipende da quello che si deve costruire. Ad esempio per costruire una scatola di cinque lati si farà una fresatura dei bordi a 45°, per poi incollare i lati tra di loro. Oppure si usa la fresa per fare canali a forma di C o per fresare dei bordi , tipo mezzo tondo, tondo, a L oppure altre forme.

Goffrato
Il plexiglass oltre che avere le due superfici piane lo si trova in commercio anche goffrato, praticamente la superficie si presenta come una sorte di buccia di arancio più o meno sbruzzolosa. Viene usato per porte doccia, o finestre, o altri lavori simili.

Higt tech
Il plexiglass è un materiale che si presta molto per realizzazione moderne, unito poi ad altri materiali come acciaio, alluminio, legno, si possono realizzare, sculture elementi portanti, arredamento e quanto altro. Creando così degli elementi di alta tecnologia.

Incisione 
Si può incidere il plexiglass usando vari macchinari, tra questi la fresa con avanzamento e movimento manuale.
La fresa a controllo numerico che e più veloce e precisa. Il laser che può fare delle incisioni più o meno profonde, larghe, sia lucide che satinate, creando disegni di qualsiasi forma geometrica con una precisione millimetrica.

Incollaggio
Il plexiglass una volta tagliato a misura secondo necessità si può incollare Lastre di vari spessori e colori, ottenendo così effetti di trasparenza colorazioni e sfumature personalizzate. In commercio esistono diversi tipi di collanti più o meno fluidi. Tra questi vari tipi alcuni sono collanti chiamati a spessore che vengono usati per unire dei blocchi o per incollare con la massima trasparenza due lastre tra di loro.

Lucidatura
Le lastre di plexiglass dopo essere state tagliate o con delle seghe o con delle frese hanno bisogno di essere rifinite. Si inizia il trattamento delle superficie tagliate passando sugli spigoli la lima per poi trattare le superfici con una levigatrice orbitale usando vari tipi di carta abrasiva a questo punto il materiale viene passato con una lucidatrice a spazzole rotanti usando una pasta abrasiva di varie mescole. Comunque già da tempo esistono macchinari che in una sola volta riescono a rettificare i bordi delle lastre o i blocchi e contemporaneamente a lucidare i vari tagli. Questa macchina si chiama: rettifica e lucida.

Lastre
Le lastre di PMMA o plexiglas possono essere prodotte o per estrusione o per colata, di diversi spessori e colorazioni.

Metacrilato
È il nome del prodotto che comunemente invece viene chiamato plexiglass o perspex è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile, estere dell’acido metacrilico. Nel linguaggio comune il termine metacrilato si riferisce generalmente a questo polimero. Di norma è molto trasparente, più del vetro, al punto che possiede caratteristiche di comportamento assimilabili alla fibra ottica per qualità di trasparenza e con la proprietà di essere, più o meno in percentuali diverse, infrangibile a seconda della sua “mescola”.

Nastro trasportatore
È un nastro che si muove grazie ad un motore (in genere elettrico) ed è molto utile specie per aziende grandi, e serve a trasportare dei prodotti semilavorati da un punto all’altro di uno stabilimento, per poi proseguire ad altre lavorazioni.

Oroglas
È una marca che produce il metacrilato.

Polimetilmetacrilato
Questo è il nome scientifico del prodotto in questione che poi a seconda delle marche (plexiglass, perspex, repsol, oroglass e altre) prende altri nomi. Il polimetilmetacrilato si identifica più comunemente anche con la sigla abbreviata PMMA oppure con la dicitura metacrilato. Il PMMA e un derivato del petrolio che con vari trattamenti e processi vari si trasforma nel materiale trasparente che viene utilizzato nell’arredamento, in scenografie teatrali cinematografiche e televisive, in oggettistica, e applicazioni tecniche di vario uso.

Piegatura
Il PMMA, ad esempio una lastra, si può piegare riscaldandone una parte di essa portandola ad una gradazione tale da far si che la lastra si pieghi, dando poi il tempo di raffreddamento, la lastra rimarrà come era stata piegata.

Raschiettare
Fino ad alcuni anni fa non c’erano macchinari che provvedevano a rendere levigato un taglio di una lastra e il sistema per farlo era semplice, si usava un pezzo di acciaio temperato si molava e questo attrezzo serviva come prima levigatura di un pezzo tagliato con la sega, questo attrezzo si usa ancora e si chiama raschietto.

Sega a nastro
Vi sono in commercio diversi tipi di seghe a nastro che si differenziano in vari particolari, ma gli elementi qualificanti che le definiscono, sono due misure fondamentali: la massima altezza di taglio e la massima larghezza di lavoro (braccio). A seconda che in un sega venga privilegiata una o l'altra di queste grandezze, si rende la macchina stessa più adatta a lavori su pannelli o lastre oppure su blocchi di plexiglass.

Sega circolare
La sega circolare è uno strumento utilizzato per eseguire tagli rettilinei su diversi tipi di materiali quali (previo utilizzo della macchina adatta e degli utensili specifici) polimetilmetacrilato e suoi derivati, legno, metalli e molti altri. È chiamata circolare per la forma della lama, un disco metallico dentato che gira.

Satinare
Una lastra di metacrilato trasparente si può satinare o su tutta la superficie o dove si vuole, proteggendo con dell’adesivo le parti che dovranno rimanere trasparenti, creando così effetti e disegni a piacere.

Stampare
Su una lastra di plexiglass o perspex ci si può stampare sopra con procedimento serigrafico con stampa digitale, creando colori e sfumature, ad esempio si può stampare una fotografia, dei testi o immagini di svariato tipo.

Stampaggio sottovuoto
Il plexiglass è un materiale termoformabile, che vuol dire che ad una specifica temperatura si può modellare in varie forme. Poi la lastra di materiale plastico preriscaldata si adagia sullo stampo per aspirazione, copiando tutte le sinuosità dello stampo stesso.

Taglio, Laser, Incisione e Fresatura
Il laser è un potentissimo fascio di luce mediante il quale è possibile incidere e tagliare con estrema precisione diverse superfici plastiche. Le tecniche di incisoria sono invece puramente meccaniche e consentono di intervenire su molteplici superfici quali metalli, legno, vetro, plastica, etc. Coordinando le due modalità siamo in grado di intervenire su quasi tutte le superfici e i materiali esistenti. Utilizzando una fresatrice a controllo numerico si ottiene invece il perfetto connubio tra la precisione e la robustezza del pantografo e la velocità e la flessibilità del punto-punto. Ciò consente di finalizzare al meglio anche il progetto più creativamente complesso. 

Vertebroplastica
In ortopedia il perspex o plexiglass viene usato come cemento per il fissaggio di impianti per la modellatura di parti dell’osso danneggiato.